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lunedì 12 settembre 2011

La Fata Verde.

Nome scientifico: Artemisia Absintium. Nome comune: assenzio. Nome in codice: Fata Verde.
Fu condannata per decenni alla clandestinità la bevanda alcolica cara a poeti e artisti dell'Ottocento.  L'uomo acclamato come inventore dell'assenzio fu Pierre Ordinaire, medico francese, il quale narra la leggenda, pare abbia appreso la ricetta dell'elisir da alcune streghe. Oggi l'assenzio è simbolo della decadenza di fine Ottocento e di un'ebbrezza poetica e trasognata, venata dal desiderio di sollevarsi al di sopra di questo mondo. E' nel 1792 che il medico francese Ordinaire distilla un liquore forte, contenente assenzio maggiore, anice, issopo e svariate quantità di erbe comuni come tonico toccasana. Diventò così famoso che anche altri cominciarono a distillarlo e fu ben presto soprannominato La Fée Verte.
 Il rito da rispettare in Italia è servirlo liscio nell'espresso come caffè corretto La Fée. L'assenzio è di "compagnia", quindi si accompagna bene con acqua, succhi, caffè, vino, champagne ecc.ecc......

Dicono di lui.....
Dowson:
"L'assenzio ha il potere dei maghi: può cancellare o rinnovare il passato e annullare o predire il futuro".
Wilde:
"Dopo il primo bicchiere vedi le cose come vorresti che fossero. Dopo il secondo, vedi le cose come non sono. Infine vedi le cose come sono realmente e ciò è la cosa più orribile del mondo".
Voltaire:
"Il primo mese di matrimonio è la luna di miele e il secondo è la luna di assenzio".
Gaugin:
"Siedo sulla porta, fumo una sigaretta, gusto il mio assenzio e assaporo ogni giorno senza nessuna preoccupazione al mondo".
Rimbaud:
"C'è un bar che preferisco, l'accademia dell'assenzio". 

(le news sull'assenzio provengono dal Mary Cafè, qui ho sorseggiato il drink "Fata Cubana" che mi ha fatto sognare quasi subito!).

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