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lunedì 20 febbraio 2012

Solo bontà

Solo bontà di Jhumpa Lahiri
Una sorella e un fratello, Sudha e Rahul, diversi, lei studiosa, equilibrata, scuola, università, specializzazione, fidanzamento, matrimonio con un uomo inglese, un figlio.
Lui in cerca di se stesso, alcolizzato e senza interessi particolari.
I genitori indiani vivono da immigrati, prima a Londra e poi in America, Sudha nasce a Londra,  sognano solo il bene dei loro figli.
Ma la vita non va sempre come noi vogliamo, a volte i genitori sognano troppo in grande.
Una figlia tanto buona che si deve occupare anche dei problemi del fratello, si sente responsabile del suo alcolismo perchè ha offerto lei il primo assaggio di birra al fratello.
I genitori si vergognano del problema del figlio e fanno finta che non sia una cosa grave, chiudono un occhio forse anche tutti e due, sino a quando viene arrestato per guida in stato di ebbrezza.
Chiedono aiuto alla loro figlia perfetta, che vive all'ombra di questa famiglia, ma che sa come prendere il fratello.
Rauhl però non parla più nemmeno con Sudha e non ascolta nessuno. Ognuno cerca la felicità come può, Sudha si trova un buon lavoro, un marito (che poi non si fiderà più di lei) ha un figlio e una casa a Londra, Rahul va a vivere con una donna e la figlia di lei, ma l'alcool continua a scorrere nel suo corpo, i genitori dei ragazzi ormai prossimi alla pensione decidono di trasferirsi a Calcutta.
Ognuno torna a casa.
Un triste racconto, dove sensi di colpa, moralità, pessimismo, sradicamenti, successi e fallimenti vivono insieme animando la famiglia bengalese che emigrando sia a Londra che in America ha dovuto affrontare anche il problema dell'integrazione.
Il personaggio ombroso che cerca una luce è Sudha, una figlia che piace ai genitori, che aiuta il fratello e poi decide di cacciarlo dalla sua vita, che trova un uomo affettuoso che sposa ma poi il matrimonio inizia ad avere dei problemi....
Un racconto che mi ha lasciato una leggera malinconia e una gran voglia di consolare e abbracciare Sudha, la figlia che tutti vorrebbero avere...
Il racconto è forse troppo corto, perchè rimangono aperte delle domande, perchè Rahul beve e che fine farà? I genitori perchè si tappano gli occhi? Non vedono che i figli soffrono? 
In poche parole un racconto che ruota intorno a Sudha e ai suoi sentimenti, ma alla fine della fiera lei abbandonerà per sempre suo fratello o la tendina che alza per vederlo partire in taxi significa che lo avrà ancora nel suo cuore?!
Una famiglia come tante, niente di nuovo, ma a me è piaciuto nonostante le domande aperte, i dubbi finali, e nessun lieto fine.
Buona lettura.


......Nella Londra degli anni Sessanta una buona metà degli annunci immobiliari recitava SOLO BIANCHI, le avevano raccontato i genitori, e la concomitanza delle origini indiane e del bimbo in arrivo aveva limitato le loro opportunità al punto che il padre stava seriamente pensando di mandare la moglie a portorire in india, finchè non aveva conosciuto il signor Pal. .....

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