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domenica 11 novembre 2012

Pietà

Pietà è il film del regista coreano Kim Ki-Duk e ha vinto il Leone d'oro alla 69ma Mostra del cinema di Venezia .
Pochi i protagonisti del film ma bastanti per rendere questa pellicola interessante e per nulla banale.
Kang-do è un recuperatore di denaro (strozzino e lavora per un boss locale) e usa maniere forti con la pover gente che non salda il debito .
E' così che si vedono poveri operai,  tutti preventivamente assicurati da Kang-do, menomati, mutilati, con fratture a braccia, gambe, senza  dita.
E' lui a procurare queste perdite, è lui a storpiare i suoi debitori.
Il lavoro viene eseguito con freddezza, Kang-do chiude la serranda del posto di lavoro di questi uomini e poi procede a mutilare dita, gambe, mani in mole ed ingranaggi elettrici, le vittime le  lascia vive per riscuotere l'assicurazione di invalidità .
E' solo l'arrivo di una misteriosa donna, che si presenta come sua madre, a far battere il cuore al giovane Kang-do tanto da farlo diventare pietoso.
Tra amori mancati, persi, ritrovati, vendetta, speranza, morte, il film lascia vedere come il denaro sia a volte spietato, il denaro è l'inizio e la fine di tutte le cose.
La donna farà di tutto per convincere Kang-do di essere sua madre e lui per poterle credere la metterà davanti a prove durissime, compreso un rapporto incestuoso, Se sono uscito da qui, ora voglio voglio tornare dentro..
Sembra quasi che il loro incontro sia sincero, una mamma e un figlio, una famiglia ricostruita, un amore ritrovato, ma niente è come sembra....
Un finale straziante, la pietà e la voglia di vendetta si altalenano, e purtroppo vince la vendetta...
Aldilà della storia dei due personaggi, c'è il loro mondo, cioè il paese dove vivono, piccole case che scompaiono all'ombra di grossi grattacieli, povere anime che per seguire sogni materiali rischiano la vita, i valori della vita e della morte insieme al denaro sono i temi che vagano nel film senza mai andare in profondità, del resto chi può rispondere con certezze su questi argomenti?
Pietà, il titolo, è legato al capolavoro di Michelangelo, ma il senso che il regista vuole dare della sua Pietà è un abbraccio all'intera umanità, alle sofferenze, al dolore, alla situazione difficile che stiamo vivendo in questo momento di crisi....

Perchè andarlo a vedere? Perchè è un film che nonostante le tante scene dove il protagonista è un sadico freddo delinquente, non lo si giudica, perchè intorno a lui c'è quella mancanza d'amore, di valori  e di pietà che poi arriva...E' un film con pochi attori, girato tra luoghi bui e nel degrado, alcune scene schifose per i contenuti, senza una colonna sonora particolare, ma a volte anche il "poco" basta....
* P.s. Attori bravissimi!




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