Un film di fantascienza che mi ha lasciato senza fiato...non perchè è così bello da rimanerci secchi, ma semplicemente perchè i due superstiti che fluttuano nello spazio hanno poco ossigeno per sopravvivere e la loro mancanza di O2 la sentivo così tanto che facevo fatica a respirare..
Gli astronauti Ryan e Matt lavorano per riparare una stazione che si trova in orbita nello spazio, ma all'improvviso arriva una tempesta di detriti e la loro stazione viene distrutta.
Tutto l'equipaggio muore tranne la dotteressa Ryan e Matt esperto astronauta.
Fluttuano nello spazio, e cercano in ogni modo di tornare sulla terra..
E' quello spazio così silenzioso che tirerà fuori le fragilità della dottoressa Ryan che grazie all'aiuto del suo collega Matt riuscirà a cavarsela e sarà l'unica superstite di questa missione.
Pochi dialoghi, alcuni ironici, silenzi, effetti straordinari che il 3D regala, buio, luce, disastri, dolori, perdite, ritorno a casa....
Il film non è bellissimo per trama, ma è così paurosamente riflessivo che mi ha tenuto in ansia sino alla fine e mi ha fatto anche versare qualche lacrima..
Quello "spazio" così grande sembrava un luogo piccolo e soffocante, pieno di insidie...quel buio aveva però un raggio di luce quello che la dottoressa aveva perso sulla terra...
Io adoro Sandra Bullock ed è solo per questo che sono andata a vedere Gravity, ma devo dire che non è stato male nemmeno George!
P.s. consiglio per la visione bombola d'ossigeno!!
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