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mercoledì 26 maggio 2010

Fumi e profumi, erbe odorose e oli essenziali

Fumi e profumi






Le antiche civiltà bruciavano piante aromatiche per praticare riti sacri, per inviare messaggi in cielo, per la meditazione, per rasserenare gli animi. Bruciare erbe odorose o pezzetti di legni pregiati creava fumi profumati di bosco, dalle note balsamiche, fresche, dolci, sensuali e diffondeva una sensazione di benessere fisico e psichico; le fumigazioni sono la base dell'aromaterapia, qui però sono gli oli essenziali ad inviare messaggi e sta a noi "ascoltarli" per riceverne i benefici.


Gli oli essenziali sono l'anima delle piante, loro sono unici.


Ognuno è diverso, ha una sua personalità, una sua energia, un suo mondo.


La forza degli oli essenziali non si trova solo nei suoi principi attivi ma nella capacità del loro profumo di evocare immagini, ricordi, memorie antiche, e di riportare armonia là dove il nostro corpo ne ha bisogno. La loro vibrazione arriva dove c'è malessere e accorda le nostre note disarmoniche.


Profumi intensi che non si svelano immediatamente e che si lasciano leggere un poco alla volta.


Io utilizzo il naso per scegliere la mia essenza ideale, annuso o come dicono i giapponesi " ascolto" le fragranze e poi scelgo quella a me più gradita, la più vicina alla mia personalità.


Un piccolo aiuto, se non utilizziamo l'olfatto, ci può essere dato dalla parte della pianta da cui si estrae l'olio, dalle radici, legni, fiori, foglie, frutti, resine, semi, ognuna trasmette un messaggio diverso, legato alla sua natura.


Se l'olio viene estratto dalle radici come il Vetiver avremo un essenza utile per la stabilità, la fermezza, la pace, l'armonia.


Oli come il Cedro o il legno di Sandalo estratti dal legno degli alberi sono essenze utili per avere forza e resistenza quando dobbiamo affrontare le sfide della vita.


I fiori come la Rosa o il Gelsomino lavorano sulle nostre emozioni, sulla femminilità, sul sesso.


Le foglie come quelle dell' Eucalipto o di Melissa lavorano sulle nostre relazioni con il mondo esterno.


I frutti come l'anice o il finocchio portano armonia in noi, creatività, rispetto e approvazione dagli altri.


Le resine come la Mirra e l'Incenso sono utili per guarire le ferite.


Se abbiamo ancora dei dubbi sulla scelta dell'olio più giusto per noi possiamo tenere conto della divisione che uno studioso inglese ha fatto delle essenze aromatiche, tre categorie ognuna con una nota diversa.


Note di testa, sono gli oli estratti da frutti e dalle scorze di essi soprattutto dagli agrumi, note che salgono verso l'alto quindi nella zona mente, idee, attività intellettuali, concentrazione, tra queste troviamo il limone, mandarino, anice.


Note di cuore, sono estratti dai petali, dai fiori, dalle foglie, dal fusto, aroma dolce e volano proprio al cuore, quindi la sfera sentimentale, della serenità. gioia, felicità, tra loro lavanda, neroli, tuberosa.


Note di base estratti dalle radici, cortecce, resine, volano basso, sono pesanti legate alla terra , aroma caldo, penetrante, aiuta a rilassarsi a stabilizzarsi, vetiver, incenso, sandalo.


Una volta individuata la vostra essenza è importante che essa abbia determinate qualità per svolgere bene il suo lavoro, un buon olio nel flaconcino ha l'etichetta e deve dichiarare : la sua purezza; il nome in latino della pianta e la famiglia di appartenenza; la parte della pianta utilizzata per la sua produzione; il numero di lotto di produzione dell'olio, la scadenza e se possibile la certificazione biologica e la provenienza del prodotto.


Gli oli essenziali sono utilizzati per fare fumenti, pulizie del viso, per impacchi, massaggi, nei diffusori per l'ambiente, per uso orale per disturbi organici, pediluvi, bagni,ecc.


Attenzione però all'uso, il fatto che sia un prodotto naturale non ci dice che possiamo usarlo senza problemi; fatevi sempre consigliare il dosaggio e le diluizioni, attenti anche all'uso orale consultate un medico prima di assumerlo, ricordate che è l'essenza della pianta ed è quindi fortemente ricca di principi attivi, che può avere i suoi effetti collaterali e provocare tossicità.


Io consiglio l'aromadiffusione e l'inalazione: l'aromadiffusione (attraverso diffusori forniti di candela o elettrici) non ha effetti collaterali se si utilizzano essenze che non creano ipersensibilità e tossicità e il profumo che pervade nella stanza interviene positivamente sui nostri stati d'animo; l'inalazione è un metodo semplice, è sufficiente mettere 2 o 3 gocce di essenza in un fazzoletto di carta avvicinarlo al naso evitando il contatto con la pelle , chiudere gli occhi e respirare profondamente, è di aiuto in casi di ansia, stress, e per problemi di carattere emotivo .


Gli olio essenziali ci aiutano in qualche modo a stare meglio, purificano lo spirito, ci rendono attenti e concentrati, portano pace e serenità nel nervosismo della vita quotidiana, sono buoni amici nei momenti di solitudine, ma ricordiamo che loro sono volatili, ci abbandonano subito , quindi accompagniamoli con degli oli cosmetici come quello di mandorle o jojoba se vogliamo fare dei massaggi o con dei sali del mar morto se vogliamo utilizzarli per un bagno caldo.


Queste sono solo alcune indicazioni superficiali sul mondo profumato delle essenze ma se vi piace viaggiare tra queste note ci sono molti testi che vi possono aiutare a scoprire il loro miglior utilizzo e la magia che c'è in ogni essenza.


Dopo aver letto questo articolo quale essenza sceglierete per trovare la vostra pace interiore? Ascolterete il naso, userete la razionalità o seguirete i consigli di un erborista?


E se ascoltassimo il profumo delle stagioni? Mettiamoci in sintonia con la primavera, preferiamo quindi essenze fresche tipo citrus limonum (scorza), menta piperita (foglie), piper nigrum (grani), citrus aurantium var.amara (fiori), oli che riattivono il corpo e la mente, che risvegliano dopo il lungo inverno.


Un ultimo suggerimento: non lasciatevi condizionare dai miei consigli e cercate il profumo della vostra primavera!




Liquirizia

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