Vivian Maier è la bambinaia fotografa.
Scoperta da John Maloof, amata, da subito, dal pubblico di internet.
E' la fotografa ritrovata, una donna che aveva sempre al collo una Rolleiflex, scattava valigie di foto ma non le sviluppava, pellicole avvolte in rullini rimasti così sino a quando John Maloof ad un'asta ne compra una scatola, perchè presentati come scatti su Chicago, città sulla quale lui stava scrivendo un libro.
I negativi rimangono per altri due anni nella scatola, solo nel 2009 Maloof li riprende in mano e trova che quelle foto hanno qualcosa di speciale e inizia a cercare Vivian Maier.
Scopre che è morta pochi mesi prima, era una bambinaia, una tata con la macchina al collo.
Quella che ogni trasloco portava con se scatoloni e valigie che teneva chiusi nella sua stanza o negli spazi che i datori di lavoro le offrivano.
La misteriosa, sola, originale, lunatica, eccentrica tata.
Perchè la Maier non ha voluto sviluppare i suoi rullini? Avrebbe voluto essere famosa? E' giusto che John Maloof prenda decisioni al suo posto? E' stato bravo Maloof a portare in vita le foto della Maier? ecc.ecc.
Dietro questa donna misteriosa e il suo scopritore non possiamo essere indifferenti.
E' una storia troppa bella, un film che non ha una fine, ci sono troppe domande senza risposta.
Questo post è essenziale, senza troppe informazioni, anch'io ho voluto tenere solo per me quello che ho letto e visto.
P.s. Spero che la Maier non veda questa due mie foto scattate alla mostra!
(La mostra al Museo di Roma "Vivian Maier, Una fotografa ritrovata" è stato un bel vedere.
Foto semplici e autentiche della quotidianità.
I suoi autoritratti emotivi, il bianco e nero, il colore, la strada, una collezione che merita di essere vista.
Ho comprato il libro e il dvd film-documentario "Alla ricerca di Vivian Maier", una buona lettura e una bella visione).
Scoperta da John Maloof, amata, da subito, dal pubblico di internet.
E' la fotografa ritrovata, una donna che aveva sempre al collo una Rolleiflex, scattava valigie di foto ma non le sviluppava, pellicole avvolte in rullini rimasti così sino a quando John Maloof ad un'asta ne compra una scatola, perchè presentati come scatti su Chicago, città sulla quale lui stava scrivendo un libro.
I negativi rimangono per altri due anni nella scatola, solo nel 2009 Maloof li riprende in mano e trova che quelle foto hanno qualcosa di speciale e inizia a cercare Vivian Maier.
Scopre che è morta pochi mesi prima, era una bambinaia, una tata con la macchina al collo.
Quella che ogni trasloco portava con se scatoloni e valigie che teneva chiusi nella sua stanza o negli spazi che i datori di lavoro le offrivano.
La misteriosa, sola, originale, lunatica, eccentrica tata.
Perchè la Maier non ha voluto sviluppare i suoi rullini? Avrebbe voluto essere famosa? E' giusto che John Maloof prenda decisioni al suo posto? E' stato bravo Maloof a portare in vita le foto della Maier? ecc.ecc.
Dietro questa donna misteriosa e il suo scopritore non possiamo essere indifferenti.
E' una storia troppa bella, un film che non ha una fine, ci sono troppe domande senza risposta.
Questo post è essenziale, senza troppe informazioni, anch'io ho voluto tenere solo per me quello che ho letto e visto.
P.s. Spero che la Maier non veda questa due mie foto scattate alla mostra!
(La mostra al Museo di Roma "Vivian Maier, Una fotografa ritrovata" è stato un bel vedere.
Foto semplici e autentiche della quotidianità.
I suoi autoritratti emotivi, il bianco e nero, il colore, la strada, una collezione che merita di essere vista.
Ho comprato il libro e il dvd film-documentario "Alla ricerca di Vivian Maier", una buona lettura e una bella visione).
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